UNA TERAPIA BREVE
L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un trattamento psicoterapeutico scoperto nel 1987 dalla psicologa americana Francine Shapiro. Utilizzato in origine per alleviare lo stress associato ai ricordi traumatici ha avuto, negli anni, abbondanti ricerche cliniche coinvolgendo psicoterapeuti, ricercatori della salute mentale, neurofisiologi. Oggi è considerato il trattamento evidence-based per il DPTS (Disturbo Post Traumatico da Stress), validato da più ricerche e pubblicazioni di qualunque altra psicoterapia nel campo del trauma. E’ approvato, tra gli altri, dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2204), dall’International Society for Traumatic Stress Studies (2010), dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2002 e dal nostro Ministero della Salute nel 2003.
Gli aspetti vincenti dell’EMDR sono la rapidità dell’intervento, l’efficacia e la possibilità di applicazione a persone di qualunque età, compresi i bambini. Spesso infatti i sintomi dei bambini sono la conseguenza di eventi traumatici vissuti direttamente dai più piccoli ma anche dalle figure di riferimento e dalla famiglia in generale. L’EMDR non solo si è rivelato efficace nel trattamento dei sintomi dell’età evolutiva ma ha dimostrato sia a livello clinico che scientifico una grande rapidità di risoluzione, contribuendo così ad una crescita emotiva e neurofisiologica che porta, in modo molto naturale, il bambino verso il benessere.
COSA E’ UN TRAUMA?
Il trauma è un evento o una serie di eventi che causano paura e dolore intensi e che infrangono il senso di sicurezza, stabilità e prevedibilità.
GRANDI E PICCOLI TRAUMI
Gli eventi potenzialmente traumatici possono essere:
- eventi singoli di durata limitata ed esterni all’identità (incedente, terremoto, assistere alla morte di qualcuno);
- esperienze cumulative (esperienze di perdita, lutti, bullismo);
- esposizione prolungata a condizioni di stress nell’età dello sviluppo (essere stati maltrattati o aver assistito al maltrattamento, carenza di cure, aver vissuto con un genitore con disagio emotivo o psicologico, avere un genitore traumatizzato).
DISTURBI PSICOLOGICI A CUI SI APPLICA L’EMDR
Particolarmente indicato nella cure delle conseguenze dei traumi, l’EMDR si è via via trasformato in un approccio sempre più raffinato, complesso e globale, in grado di affrontare gran parte dei disturbi come:
- disturbo di panico
- disturbo d’ansia generalizzato
- disturbi ossessivi e compulsivi
- disturbi dell’umore
- disturbi alimentali (anoressia nervosa, bulimia nervosa, Binge Eating Disorder)
- disturbi sessuali.
L’EMDR è inoltre indicato in altre situazioni di difficile gestione, come nei casi di:
- Procreazione Assistita: attraverso un lavoro specifico sui ricordi traumatici legati alla diagnosi di infertilità e alle conseguenze che tale evento ha sia sulla donna che sulla futura coppia genitoriale, è possibile rielaborare l’impatto emotivo di tali eventi, togliendo la parte più traumatica; l’EMDR aiuta i futuri genitori a lasciare le esperienze traumatiche nel passato e a rafforzare la loro autostima e il loro senso di autoefficacia. Con l’EMDR è anche possibile aiutarli nello sviluppare maggiormente ognuno le proprie risorse, in modo che possano affrontare le sfide che comporta la procreazione assistita in modo più sereno e funzionale. Un lavoro specifico di accompagnamento durante i mesi di gravidanza è inoltre indispensabile per l’instaurarsi di un rapporto positivo e sano nei confronti del bambino, evitando che l’impatto traumatico delle esperienze vissute dai genitori possa influenzare il suo futuro sviluppo emotivo, cognitivo e sociale. Al termine di una terapia con EMDR i futuri genitori riescono a vedere in modo più costruttivo le esperienze stressanti a cui si sono sottoposti e soprattutto possono sviluppare una genitorialità più ricca e piena di risorse.
- Cyberbullismo: le vittime di cyberbullismo vivono un’esperienza fortemente traumatica. Se le vittime sono adolescenti, l’impatto di un evento di questo tipo, è ancora più devastante. In età adolescenziale, infatti, l’immagine sociale riveste un’importanza fondamentale. Se questa immagine viene danneggiata a causa del cyberbullismo e del sexting, le conseguenze possono essere gravissime. La cronaca di ragazzini o giovani adulti che hanno ricorso al suicidio a seguito di episodi di questo genere è all’ordine del giorno. Altrettanto traumatica può essere l’esperienza del bullo che, in molti casi, ha perso il controllo di quello che inizialmente appariva come un banale scherzo o gioco on-line. Sia i bulli sia le vittime, possono trarre vantaggio da un percorso di psicoterapia EMDR. Elaborare questi eventi traumatici è fondamentale per poter avere in senso di maggior autoefficacia nella propria vita. L’approccio EMDR è di primaria importanza anche per andare ad elaborare le esperienze del passato che hanno creato una bassa autostima, portando la vittima e il bullo a cadere in questa trappola della rete.
COME PUO’ AIUTARE L’EMDR
Il lavoro psicoterapeutico prevede o il lavoro sul singolo trauma o la rielaborazione di tutte quelle esperienze angoscianti legate alla storia della persone e che possono essere causa del sintomo (ansia, panico, ossessioni, compulsioni, anoressia, bulimia, ecc…)
L’approccio EMDR offrendo l’occasione non solo per elaborare un trauma singolo recente come un incidente ma anche per rielaborare i traumi del passato, potenzia senza dubbio anche le capacità personali e le risorse individuali, aumentando l’autostima per affrontare le sfide della vita quotidiana e per risolvere i sintomi, spesso cronici dei diversi disturbi.