I Problemi sessuali sono, nella maggioranza dei casi, da considerarsi un duello tra mente e natura, nel senso che ciò che avverrebbe spontaneamente e naturalmente viene invece inibito dalla mente.
Nei disturbi sessuali ci sono principalmente due tentativi di soluzione fallimentari, tentativi cioè che anziché aiutare a risolvere il problema lo complicano:
- sforzarsi di provare piacere: in questo caso la persona cerca di sforzarsi di provare sensazioni piacevoli, controlla ciò che dovrebbe avvenire spontaneamente e cade nel paradosso del ‘sii spontaneo’, per cui più evoca il piacere e più lo allontana. Qui rientra la gran maggioranza dei problemi di natura sessuale
- evitare resistendo: il comportamento sessuale, come quello alimentare, attiva il sistema neurologico del piacere. L’esperienza del piacere può essere vissuta come perturbante, quindi la persona può provare ad evitarla, ma più cerca di resisterle più ne viene attratta, cadendo nella situazione per cui ‘se te lo concedi ci puoi rinunciare, se non te lo concedi sarà irrinunciabile’.
Vediamo meglio quali sono i principali disturbi sessuali distinguendo tra quelli che appartengono alla prima categoria – mi ‘sforzo’ – e la seconda – ‘evito’ –.
Alla prima tipologia di disturbi sessuali appartengono tutti quelli di cui soffrono le persone che desiderano raggiungere il piacere e per questo si sforzano di ottenerlo, ma proprio così ottengono l’effetto contrario.
Negli uomini sono:
- Impotenza Coeundi: si tratta del problema per cui il paziente raggiunge una valida erezione ma la perde o subito prima della penetrazione o durante il rapporto sessuale;
- Eiaculazione precoce: si tratta del problema di eiaculazione precoce post-penetrazione; quando il problema invece si presenta pre-penetrazione allora è più legato all’ansia da prestazione;
- Ansia da prestazione: e’ la classica ansia che precede una performance, in questo caso sessuale. Spesso capita alla persona che ha avuto un’ esperienza di fallimento con una precedente partner e comincia a temere di fallire anche con la nuova, nonostante non abbia ancora avuto rapporti con lei;
- Desiderio ipoattivo: si tratta di quelle situazioni in cui non si prova piacere, non nel senso di mancanza di desiderio, ma nel senso del piacere fisico che porta all’eccitazione. Può manifestarsi in entrambi i sessi.
Nella donna sono:
- Anorgasmia: In questo caso il piacere nei rapporti c’è, ma la donna non riesce a raggiungere l’orgasmo;
- Dispaurenia o fobia della penetrazione: in questo caso c’è la paura di provare doloredurante il rapporto sessuale;
- Vaginismo: la persona in questo caso prova molto dolore durante il rapporto.
Alla seconda tipologia di disturbi sessuali appartengono tutti quelli di cui soffrono le persone che evitano il piacere per il timore di esserne sovrastati: avendo paura del piacere, perché vissuto come esperienza perturbante, esse preferiscono evitarlo, ma proprio così facendo fanno sì che il piacere diventi ancora più desiderabile e quindi perturbante. In questi casi il piacere viene vissuto come un tabù, come un qualcosa che o ‘Non posso concedermelo’, o ‘Non riesco a concedermelo’; in ogni caso la persona non si concede il piacere e c’è una forte tendenza al controllo.
La Terapia Breve Strategica è in grado di risolvere efficacemente ed efficientemente le problematiche sessuali, partendo dal bloccare tutte quelle tentate soluzioni disfunzionali che alimentano il problema anziché risolverlo.
In altre parole, potremmo dire che la soluzione qui sta nel tornare alla Natura, evitando che la Mente interferisca in modo eccessivo e disfunzionale con ciò che funziona benissimo spontaneamente.